Siamo educatrici: crediamo che esistano già pratiche e strumenti per un comunità più sobria, giusta ed equa.
Più felice, naturalmente; ma cosa significa essere felici?
La felicità è poter essere quello che sei, non quello che gli altri pensano che tu debba essere.
Ma occorre appassionarsi, servono la voglia e la capacità di scegliere, la curiosità di osservare le cose da vicino.
Senti anche tu, spesso, una sensazione di impotenza, come se gli sforzi non servano a cambiare davvero il mondo?
Forse la felicità, allora, è riprendersi il diritto di agire: di aggiustare, di curare questo mondo presente.
Ma ciascuno cura solo quello che conosce ed ama.
Ecco, noi costruiamo oggi l’amore concreto per il domani: per questo ci chiamiamo Praticare Il Futuro.
Ci siamo costituite nel 2011. Siamo davvero auto-imprenditrici.
Siamo cinque donne, di età diversa e con diverse competenze: educatrici, ricercatrici, insegnanti, giornaliste, guide ambientali, zoo-antropologhe, scienziate, veterinarie, psicologhe, fund-raiser, progettiste, artiste e donne di teatro.
La vera sfida è stata permettere a ciascuno di seguire e valorizzare la propria vocazione e le proprie competenze e tuttavia convergere con passione in un progetto comune.
Condividiamo le competenze di ciascuna: dalle socie più esperte a quelle più giovani, reciprocamente tra le diverse aree, nel mettere in pratica quello che inizialmente era solo stato studiato sui libri.
Molte delle nuove competenze sono condivise in auto-formazione.
È quasi dieci anni che facciamo smart working e design partecipativo: gli strumenti informatici sono usati per fluidificare e razionalizzare la capacità di decidere insieme e organizzare il lavoro in modo ottimale.
Siamo in tre reti internazionali di partnership su progetti europei.
Abbiamo scelto una struttura orizzontale, senza vertici, che distribuisce il potere e le responsabilità.
Questo ci ha condotto verso la ricerca di un modello strutturato che, pur rispettando la nostra “biodiversità”, ci organizzi al meglio: il “lavoro agile”, la sociocrazia, positive communication e quella che Rosemberg chiama comunicazione giraffa.
Continuiamo a lavorare in questa direzione, per rinforzare quello che funziona, e per migliorare costruendo e misurandoci sulla nostra esperienza.
e le altre creature del nostro ecosistema.
Giornalista, mi sono occupata in particolare di salute, ambiente e inchieste sociali. Come volontaria ho lavorato, tra le altre cose, per 12 anni con il gruppo scuole della cooperativa Chico Mendes, elaborando giochi e altre attività su temi ecologico/economici per studenti di vario grado. Nel 2011 ho contribuito a fondare la cooperativa sociale Praticare il futuro, dove lavoro come coordinatrice dei servizi educativi per i minori.
Educatrice, fund raiser e progettista, fondatrice della Cooperativa Sociale Praticare il Futuro. Ho collaborato con l’Ass. Forum Cooperazione e Tecnologia come operatrice e facilitatrice in processi di partecipazione su progetti di salvaguardia del territorio (costruzione condivisa del progetto, scrittura, gestione, costruzione del gruppo di lavoro, aspetti di comunicazione e informazione), nel Parco Agricolo Sud Milano, in agricoltura sostenibile e filiera.
Nata e residente a Lodi, laureata in psicologia, lavoro da quindici anni come educatrice, in percorsi di educazione e sostenibilità ambientali. Per la Cooperativa Praticare il futuro, con cui collaboro da cinque anni, sono responsabile dell’agriasilo. Per conto dell’associazione Il Bradipo gestisco, insieme al WWF Sud Milano-Martesana, le aree naturali urbane Parco delle Noci e Bosco di Montorfano, a Melegnano.
Nasco come educatrice presso la cooperativa sociale Afol e in particolare lo spazio Milk di Melegnano. Dopo tre anni di esperienza parto alla scoperta di realtà agricole ed educative internazionali. Rientro nel 2016 decisa a trovare una realtà rurale dove poter sperimentare un approccio educativo nuovo e stimolante, in cui la natura fa da protagonista e dove si possa imparare grazie all’arte del fare. Praticare il Futuro mi ha dato la possibilità di collaborare a progetti educativi in natura, di prendere parte al progetto Agriasilo e soprattutto di immergermi come tutor nella formazione adulti in pratiche sostenibili. Tra i nuovissimi traguardi, l'Europrogettazione e la Facilitazione.
Laureata in Lingue, inizio nel Commercio equo con la didattica nelle scuole. Approdo poi in editoria maturando esperienze di redazione online e offline. Nel mentre mi avvicino al teatro ragazzi con Teatro Laboratorio Mangiafuoco, come animatore. Fin dal 2000 nel mondo dei gruppi d’acquisto, nel 2016 incontro Praticare il futuro. Le mie competenze trovano casa: nella progettazione della didattica in natura, nell'agriasilo, nei campus. E poi il PDC in Permacultura, altra grande avventura! A scuola sono educatore di sostegno. Per Pif mi occupo anche della comunicazione online e di progettazione.
Il primo branco di asini arrivato in Cascina era scampato dal macello. È stato l’inizio di un’avventura affascinante. Di quel gruppo è rimasta Tilla che oggi ci accompagna nelle nostre avventure assieme a Hermes, Nanà e Gigio. Molti sono arrivati, altri se ne sono andati come la dolce Susi. Pian piano abbiamo imparato a conoscerli. Il fortissimo legame del branco. Il senso dell’umorismo, l’attitudine ai dispetti, la curiosità inesauribile, ma anche la tolleranza alle strane richieste umane. Ci insegnano ogni giorno il rispetto, la pazienza e l'amore: l'essenza della relazione.
Scegliamo in gruppo, non ci piaceva una struttura piramidale, abbiamo scelto un processo orizzontale e democratico: non è per niente facile, all’inizio, ma quando diventi capace hai una forza formidabile.
Le decisioni vengono prese da sempre attraverso un processo decisionale di gruppo, in sede assembleare con il metodo del consenso attraverso l'espressione di un giudizio (assenso). Lo sforzo che facciamo da anni è quello di pervenire a una decisione consensuale, cioè che non sia solo l'espressione dell'accordo tra la maggioranza dei partecipanti, ma che integri nella decisione anche la minoranza. Siamo convinte che in tal modo le differenze di opinione diventino risorse per tutto il gruppo e abbiamo scelto la Sociocrazia per rafforzare questo cammino.
Le nostre parole chiave sono: collaborazione, sinergia, rete, rispetto e valorizzazione della diversità che diventano competenze.
Pensiamo che queste siano parole importanti che racchiudono significati fondamentali,verso un cambiamento ecologico della società.
Cerchiamo di praticare anche nei nostri rapporti quotidiani di lavoro la transizione verso un nuovo modello di comunità resiliente.
Ogni anno pubblichiamo il bilancio sociale e quello economico riferiti all’annualità precedente.
Se invece vuoi vedere i bilanci relativi alle passate gestioni contattaci per consultare il nostro archivio.
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