Il giro di conoscenza della Cascina è parte integrante di ogni unità didattica proposta, poiché siamo convinte che la consapevolezza del dove si è permetta ai ragazzi e alle ragazze di mettersi in apertura rispetto ai messaggi che gli arrivano dall’esterno. Il tempo è uno strumento necessario per permettere loro di orientarsi e immergersi con fiducia nell’attività.
La durata minima di permanenza per poter attuare una delle attività proposte è di quattro ore.
E’ possibile pranzare al sacco, previo accordo con la cooperativa.
Stimolare la consapevolezza delle radici storiche e culturali del razzismo e delle cause economiche storiche e attuali delle migrazioni; stimolare la capacità di collegare le nostre scelte quotidiane con gli squilibri, le disuguaglianze e le crisi sociali ed ecologiche che determinano le migrazioni di massa; favorire la riflessione su stereotipi e pregiudizi e migliorare le capacità di esplorare la realtà da diversi punti di vista, verificare l’attendibilità delle informazioni e sviluppare il pensiero critico.
Leggi come si svolge il percorso in classe o in cascina.
● Da dove viene quello che sappiamo? Quiz storico;
● Giochi di spiazzamento: titoli di giornali, report dell’Ufficio Immigrazione Usa del 1912;
● L’invito a cena: piccolo gioco di simulazione per mettere a nudo pregiudizi e stereotipi;
● Come ti smonto lo stereotipo: visione del filmato dell’Istat (con domande trabocchetto): le convinzioni diffuse e i dati reali (si può usare anche articoli e opuscolo “Quaderni per pensare” sul tema);
● Gioco di ruolo: scegli la tua strada (questa volta il migrante sei tu), oppure Bafa Bafa (due culture e due linguaggi si incontrano);
● Discussione: come nasce storicamente il razzismo, quali sono le vere cause delle migrazioni (con visione di filmati), quali azioni individuali e collettive possiamo mettere in campo per invertire la rotta verso un mondo più equo, solidale e sostenibile.
Sviluppare spirito di gruppo, capacità di collaborazione, progettazione, manualità e autovalutazione mettendo in atto “compiti di realtà”, per soddisfare collettivamente e autonomamente bisogni fondamentali (produrre il pane per tutti, realizzare oggetti utili e durevoli).
Questo percorso si svolge solo in cascina.
● Divisi in squadre, preparazione del pane (da consumare insieme a merenda o da portare a casa);
● progettazione e realizzazione di strutture varie per la Cascina (giochi, steccati, cassette e altre strutture per l’orto ecc.) utilizzando vari materiali di recupero;
● in una sintesi finale si valuteranno i risultati ottenuti, le strategie seguite, le dinamiche di gruppo.
Dietro a ogni prodotto c’è una lunga storia e ogni nostra scelta di consumo porta conseguenze positive o negative sul piano ambientale e sociale; prendere coscienza del nostro modo di consumare e dell’ineguale distribuzione delle risorse; farsi domande e cercare informazioni attendibili, riflettere e confrontarsi su questi temi per adottare stili di vita consapevoli.
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● Gioco “Arraffa!” per introdurre il concetto dei limiti delle risorse e della loro ingiusta distribuzione;
● giro della Cascina e dintorni per osservare la produzione di cibo (orto, campi di mais convenzionali, ecc.);
● gioco delle “carte verdi” per analizzare le scelte di consumo quotidiano dei ragazzi e le loro conseguenze sociali e ambientali e il possibile ruolo dei consumatori per fare pressione per migliorare la responsabilità sociale e ambientale delle imprese e compiere scelte alternative con effetti positivi sulla giustizia sociale, la tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti dei viventi;
● visione di spezzoni di documentari sulle condizioni di produzione di alcune delle merci più consumate dagli adolescenti;
● elaborazione di proposte concrete per uno stile di vita (a casa e a scuola) più sostenibile ed equo.
● valutazione dei rifiuti che produciamo in una giornata e brevi riflessione sulle conseguenze della produzione di spazzatura;
● giro dei dintorni della Cascina per osservare e riflettere sul fatto che la natura non butta via niente, ma riutilizza tutto;
● staffetta a squadre: vince chi separa nel modo più corretto materiali mescolati;
● laboratorio di costruzione di giocattoli e oggetti con materiali di riciclo.
Stimolare la conoscenza e la riflessione sulle questioni globali legate alla produzione e all’uso dell’energia, sulle possibili alternative (uso decentrato di fonti rinnovabili, efficienza, risparmio ecc.) e sulle proprie responsabilità come consumatori e potenziali produttori.
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● Quiz a squadre per inquadrare il contesto, analizzare i problemi della nostra epoca – la nostra fortissima dipendenza attuale dalle fonti fossili, il gap di consumi tra Nord e Sud del mondo, il picco del petrolio, il riscaldamento climatico – ma anche le possibili soluzioni (risparmio ed efficienza energetica, produzione da fonti rinnovabili, decentramento e controllo democratico sulla produzione di energia);
● laboratorio di costruzione di una lampada a led partendo da una lattina, con spiegazioni sul grande risparmio energetico consentito da questa tecnologia;
● check up energetico della scuola utilizzando un semplice strumento che misura il consumo di apparecchi elettrici in funzione e in stand by;
● visione di spezzoni di documentari sul tema della fine dell’era del petrolio, sul riscaldamento climatico, sulla sperimentazione di alternative di sperimentazione di alternative già in atto, con relativi problemi, vantaggi, scoperte;
● progettazione (a squadre) di un ambiente sostenibile dal punto di vista energetico (discoteca, scuola, centro ricreativo, biblioteca, giardino pubblico…) ed elaborazione di un decalogo di possibili azioni; concrete, adottabili a casa e a scuola, per ridurre gli sprechi di energia;
Alcune attività si svolgono divisi in squadre e la squadra vincitrice verrà premiata.
● Quiz a squadre per inquadrare il contesto, analizzare i problemi della nostra epoca – la nostra fortissima dipendenza attuale dalle fonti fossili, il gap di consumi tra Nord e Sud del mondo, il picco del petrolio, il riscaldamento climatico – ma anche le possibili soluzioni (risparmio ed efficienza energetica, produzione da fonti rinnovabili, decentramento e controllo democratico sulla produzione di energia);
● visione di spezzoni di documentari sul tema della fine dell’era del petrolio, sul riscaldamento climatico, sulla sperimentazione di alternative;
● laboratorio di costruzione di un impianto fotovoltaico a isola (per un piccolo gruppo), sperimentazioni con vari strumenti che sfruttano l’energia solare: forni solari in cartone e in alluminio, radiometro solare, piccoli oggetti muniti di pannelli solari, doccia solare;
● breve esplorazione su come nei paesi impoveriti ma più soleggiati, in Africa e non solo, abbiano sviluppato tecnologie semplici per utilizzare le energie rinnovabili, in particolare quella solare;
● utilizzando cartoni della pizza di recupero, cartoncino nero, colla autoprodotta con farina e acqua, pellicola trasparente e carta d’alluminio, costruzione di piccoli forni solari, per sperimentare le potenzialità del sole;
● un brain storming permetterà di far emergere come possiamo modificare il nostro stile di vita per usare meglio e meno l’energia.
Conoscere le principali questioni globali legate alla produzione e distribuzione del cibo nel mondo; favorire la riflessione e la consapevolezza sul diritto al cibo e la sovranità alimentare; favorire l’adozione di stili di vita più sobri, responsabili e rispettosi dei diritti degli esseri viventi e dell’ambiente in genere.
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● gioco di simulazione sulla sovranità alimentare (Il mercato mondiale degli alimenti) e debriefing;
● illustrazione delle possibili alternative con documenti filmati e altri strumenti;
● elaborazione di proposte di cambiamento nei comportamenti quotidiani di consumo alimentare applicabili da subito per ridurne l’impatto ambientale e migliorarne l’impatto sociale.
● giro nei dintorni della Cascina per raccogliere erbe spontanee commestibili;
● laboratorio per la preparazione della pasta fresca alle erbe, da consumare insieme o da portare a casa.
● gioco delle carte verdi per analizzare le scelte di consumo alimentare quotidiano dei ragazzi e le loro conseguenze sociali e ambientali e il possibile ruolo dei consumatori per fare pressione per migliorare la responsabilità sociale e ambientale delle imprese.
Per le unità da 6 a 8 ore si possono aggiungere queste attività:
● Quiz a squadre per inquadrare i principali problemi contemporanei legati alla produzione e al commercio di cibo, alla sicurezza e alla sovranità alimentare. Approfondimento sulla questione dello scambio e del commercio di semi (brevetti, conservazione delle varietà tradizionali e antiche ecc.) e sulle reti di contadini che promuovono la conservazione e il libero scambio dei semi;
● Visione di spezzoni filmati sui temi dell’insicurezza alimentare, della progressiva perdita di fertilità della terra, degli aspetti negativi della produzione agroindustriale ecc.
Rendere i ragazzi consapevoli delle principali questioni globali legate a una risorsa fondamentale e del confronto in atto su un nodo centrale: “acqua bene comune e diritto universale o risorsa da sfruttare e privatizzare?”; stimolare l’adozione di uno stile di vita che favorisca il risparmio e la prevenzione dell’inquinamento dell’acqua.
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● Quiz a squadre per inquadrare il contesto: progressiva scarsità d’acqua e conseguente crisi agricola, rischi legati alla privatizzazione, diritto all’acqua ecc.
● sperimentazioni sul tema “acqua e suolo” per valutare come interagiscono in alcune funzioni come l’assorbimento e la ricarica delle falde, la filtrazione, le modificazioni del terreno in funzione del volume e della ripidità del corso d’acqua e così via;
● visione di brevi filmati sui problemi legati all’acqua sia in senso globale che in senso locale (tra cui un documentario sul Lambro realizzato dai ragazzi del doposcuola della Cascina Santa Brera);
● elaborazione di alcune norme di comportamento quotidiano utili a ridurre lo spreco e l’inquinamento; dell’acqua e di strategie collettive innovative già praticate in diverse parti del mondo, Italia compresa.
● escursione nei dintorni della Cascina per osservare l’ecosistema che si sviluppa intorno alle risorgive, un sistema idrico tipicamente padano, ad alto consumo idrico per la diffusione della coltura del mais (usato in gran parte come mangime animale), e fortemente urbanizzato, con conseguente grave inquinamento delle acque superficiali (in particolare il fiume Lambro o la Vettabbia) e in alcuni casi di falda, con brevi cenni sul sistema idrico padano di derivazione leonardesca; raccolta di macroinvertebrati, che verranno poi classificati con l’uso della forbice dicotomica per introdurre il concetto di indice biotico esteso (il numero e le specie dei macroinvertebrati indica il livello di inquinamento dell’acqua). Eventualmente raccolta, classificazione e riciclaggio di rifiuti di plastica da un’area delimitata sulle rive del Lambro o della Vettabbia;
● laboratorio: produzione di detersivo per i piatti (a mano o per lavastoviglie) ecologico utilizzando semplici ingredienti.
Appassionarsi all’osservazione scientifica delle comunità complesse di insetti. Scoprire le analogie e differenze con quella umana; favorire la consapevolezza del ruolo degli insetti impollinatori per la nostra sopravvivenza e dell’interdipendenza tra i viventi; conoscere il sorprendente mondo delle api per comprenderne le necessità e prendersene cura per arrivare alla smielatura.
Uno o più incontri, fino a 4, per seguire l’attività annuale dell’apicoltore.
La strumentazione per poter approcciare le api in sicurezza è messa a disposizione da Praticare il futuro.
Questo percorso si svolge solo in cascina. Fai clic sul corvo qui sotto e scopri tutti i dettagli.
● a piccoli gruppi (opportunamente protetti da tute da apicultori), esplorazioni “dall’interno” di un alveare alla scoperta dell’interessantissima organizzazione della comunità delle api; l’osservazione sarà guidata e spiegata da un’educatrice esperta di apicoltura;
● il resto della classe si dedicherà alla modellazione della cera, all’invenzione di una fiaba collettiva in cui i vari gruppi metteranno in scena i diversi “mestieri” delle api ed eventualmente alla produzione di un unguento a base di cera d’api e olio d’oliva (ottimo cicatrizzante); alla manutenzione ordinaria dell’attrezzatura.
Sviluppare la consapevolezza dei rischi e dei danni provocati dalla finanza speculativa e dell’esistenza della finanza etica.
Questo percorso si svolge solo in cascina.
● Gioco di ruolo sulla finanza;
● debriefing con documentario sulla finanza etica.
Far comprendere come le nostre scelte quotidiane di consumo abbiano sempre un impatto ecologico di tipo sistemico; riflettere sulle conseguenze ecologiche e sociali del consumismo (impatto distruttivo sull’ambiente, estreme diseguaglianze nei consumi), individuare strategie concrete per uno stile di vita più sobrio ed equo.
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Un percorso per riflette su strategie cooperative e competitive.
Stimolare la riflessione su come la nostra cultura tenda a favorire le strategie competitive rispetto a quelle cooperative e come il pensiero individualista finisca per minare la coesione sociale e provocare crisi ecologiche ed economiche potenzialmente irrimediabili.
Attraverso giochi di squadra sperimentare in prima persona (con un coinvolgimento sul piano emotivo e cognitivo e la necessità di negoziare con il gruppo) strategie competitive e cooperative, con le relative conseguenze.
Acquisire nuove capacità relazionali nella gestione dei conflitti.
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Stimolare la consapevolezza che la biodiversità è essenziale per la capacità di tutti gli esseri viventi di adattarsi ai cambiamenti ambientali e che tutti i viventi, compresi gli esseri umani, hanno bisogno gli uni degli altri per vivere.
Riflettere sulle responsabilità umane nei confronti dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo e sulle loro possibili conseguenze.
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Sviluppare la conoscenza e la fiducia reciproca attraverso giochi differenti, stimolare lo spirito di squadra e le capacità di collaborazione e organizzazione collettiva attraverso un laboratorio di cucina e un pasto autoprodotto cucinato insieme, approfondire un aspetto dell’ambiente poco noto (le erbe spontanee commestibili) e stimolare la riflessione sull’importanza della diversità e della biodiversità delle reciproche connessioni per sostenere e sviluppare la vita. La proposta è particolarmente indicata all’inizio di un ciclo scolastico.
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Un percorso personalizzato per monitorare lo “stile di vita” della classe (o di gruppi di classi, o dell’intera scuola) per quanto riguarda il consumo di energia, di acqua, la produzione di rifiuti o le scelte di consumo (alimenti, detersivi ecc.), o tutte queste cose insieme, per valutarne l’impatto sociale e ambientale e trovare insieme le soluzioni per renderlo più “leggero”, responsabile, solidale.
Le educatrici vi seguiranno passo per passo nelle fasi di indagine, analisi, formazione (ricorrendo a giochi di simulazione, quiz, laboratori, documentari, dibattiti, ricerche ecc.), confronto collettivo, scelta dei cambiamenti e loro attuazione pratica e monitoraggio dell’efficacia delle soluzioni scelte. Si prevede di svolgere le attività interamente in classe, ma è possibile inserire anche una visita in Cascina.
durata attività: minimo 4 ore.
è possibile svolgere anche una sola delle due unità in aula o in Cascina.
è possibile scegliere solo alcune delle attività proposte.
Uno spazio unico dove informarsi, scoprire, imparare, immersi nella natura.
Giuliana Piccolo – +39 340 3636210
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